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Ultimo weekend a Palmanova per la mostra “Giulio Candussio. Rappresentazione di una visione”, allestita fino a domenica 29 settembre nella Caserma Napoleonica Montesanto della Città Unesco, promossa dal Comune della Fortezza con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e della Società Filologica Friulana attraverso il progetto Interreg “Primis Plus”, in partnership con la Scuola Mosaicisti del Friuli, l’Accademia di Belle Arti di Udine, il Craf-Centro Regionale di Archiviazione della Fotografia e la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano.
Incontri con Giulio Candussio alla mostra.
Un catalogo di oltre 350 opere che negli spazi di questo imponente edificio storico, recentemente recuperato dal Comune di Palmanova alla programmazione culturale, illustra in un ampio percorso la poliedrica creatività di questo artista friulano nato a Paularo, ma che in gioventù visse per lunghi anni proprio nella città stellata, appassionandosi all’arte dl mosaico nel frequentare l’area archeologica della vicina Aquileia. Una “folgorazione” che lo convinse a studiare alla titolata Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, di cui poi, negli anni, diventò docente e direttore artistico.
La mostra offre nel suo allestimento – ispirato al segno grafico una delle sue più celebri opere, la “Saetta Iridescente” realizzata per la nuova stazione della metropolitana del World Trade Center di New York, dopo l’11 settembre – un viaggio fatto di forme e colori che prendono vita attraverso varie tecniche artistiche, in cui il mosaico si accompagna al disegno, alla scultura, alla pittura, senza trascurare gli ambiti della fotografia e del design.
In apertura, l’ingrandimento del ritratto a inchiostro della madre, paradigma di tutte le donne di Carnia, forti ma amorevoli, offre già una chiave per il mondo più intimo di Candussio, che chiude l’esposizione con la coloratissima opera “Ciò che resta di un sogno”, la più recente, ma non l’ultima nella mente dell’artista. In mezzo le sculture e le maschere in legno, le tecniche miste su carta, le opere pittoriche, le forme plastiche in pietra e mosaico, i bozzetti e gli studi per i grandi manufatti artistici che valorizzano molti importanti spazi pubblici e privati.
Gli ultimi giorni di apertura della mostra saranno da oggi a domenica con ingresso libero (orario: 9.30-12.30 e 15.30-19.30). Ultima visita guidata gratuita domenica alle 10.30 a cura di PromoTurismoFvg (prenotazione consigliata all’Infopoint cittadino: telefono 0432 924815, mail: info.palmanova@promoturismo.fvg.it).
Info sul sito web del Comune di Palmanova: www.comune.palmanova.ud.it e sul portale del turismo regionale: www.turismofvg.it
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In copertina e qui sopra due immagini della bellissima esposizione di Palmanova.
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Con l’apprezzamento del Club per l’Unesco di Udine.